Con questo lavoro ho voluto rendere omaggio al grande cantautore italiano Fabrizio de Andrè eseguendo dei ritratti fotografici ispirati ai personaggi del disco :“Non al denaro, non all'Amore né al cielo”.
Da sempre cercavo con la fantasia di immaginarmi il volto di quella gente; ho deciso quindi di scegliere otto persone che potessero rappresentare al meglio i protagonisti dei brani così come io li avevo sognati.
Ogni foto serve a raccontare la storia del personaggio e la sua rispettiva canzone. Non ho usato sempre lo stesso metodo per creare le immagini: talvolta ho analizzato un momento particolare del testo, in altri casi ho cercato di creare
delle fotografie simboliche capaci di caratterizzare il personaggio, altre volte ho scelto di mettere in scena insieme al protagonista altre figure come fossero le comparse di uno spettacolo.
La foto di apertura, così come la prima canzone dell'album, si presenta diversa dalle altre in quanto è impossibile identificarvi un personaggio principale; essa serve per inquadrare il luogo e la situazione di cui si parlerà nel resto del racconto ovvero di persone che sono morte e delle loro anime finalmente libere di raccontare la loro storia senza nessun indugio o censura sociale.
Per riuscire meglio nell'analisi dei personaggi ho sfogliato alcune pagine del libro di poesie “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters da cui dè Andrè stesso ha preso spunto per la realizzazione del disco.
Ho scelto il Bianco & Nero non solamente per rendere l'idea di un tempo ormai lontano a cui sono appartenute queste storie ma perché per me esso è automaticamente legato al concetto di
“ricordo”, di evanescenza e di intangibilità.
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With this work I wanted to pay tribute to the great Italian singer-songwriter Fabrizio de Andrè by creating photographic portraits inspired to the characters of the record: “Non al Denaro, non all’Amore nè al Cielo
(not to the money, not to the love nor to the sky).
Always tried with the fantasy to imagine the faces of those people; I decided then to choose eight people who could represent
at best protagonists of the songs as well as I had dreamed them.
Each photo is used to tell the story of the character and its respective song. I have not used the same method for all images: sometimes I analyzed a particular time of the text, in other cases I have tried to create symbolic photographs able to characterize the character, other times I chose to stage with the protagonist other figures as if they were extras in a play.
The photo of the opening, as well as the first song on the album, is different from the others. In that it’s impossible to identify a main character;
I used it to frame the place and the situation which will be spoken in the rest of the story: people whose died and their souls finally feels free to tell their story without any delay or social censure.
To be able in the analysis of the characters I peeled some pages of the poem’s book "Spoon River Anthology" by Edgar Lee Masters from whichdé Andrè himself was inspired by the realization of the record.
I chose the Black&White’s languages not only to give an idea of a bygone era in which these stories belonged but because for me it’s automatically linked to the concept of "memory", fading and intangibility.